Le note dell’anima.
La musica, si sa, costituisce la colonna sonora della nostra vita, ci lega indissolubilmente a ricordi indelebili ed emozionanti, toccandoci nel profondo.
Tanto è vero che Pitagora sosteneva che la musica arricchisce l’animo, che a sua volta produce amore che è la forza più intensa che c’è e riprodurla dentro e fuori di noi significa entrare in comunione con il fondamento dell’essere, qualunque cosa esso sia.
Questo significa che la musica ci aiuta ad aprire noi stessi agli altri ed a costituire quel grande ponte universale che l’inconscio collettivo, di Jungeniana memoria, ci restituisce come archetipo di una grande famiglia. Una famiglia unita, che cresce e che, in questo caso, produce musica per le genti e legami nello spirito.
Forse è per questo motivo che una bimba di terre lontane oggi si sente un poco più amata.
Lei, la bimba, si chiama Rozi , ha otto anni e vive in Afghanistan, in una piccola casa fatta di fango con il tetto in paglia, e da poco ha trovato una grande famiglia nell’EdS di Varese, che la ha adottata a distanza tramite ActionAid, una ONG impegnata in progetti internazionali e nazionali a sostegno dei diritti fondamentali dell’uomo.
Rozi parla il Tukmani, noi dell’EdS parleremo con lei e per lei grazie alle note dell’anima.
Benvenuta Rozi!